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Produzione: UE
Il grano saraceno si colloca all'interno dei cereali (che è una classificazione merceologica e non botanica), pur non essendo una graminacea, ma una poligonacea. Con i cereali presenta analogie strette per le modalità di coltivazione, mentre è superiore per alto valore biologico delle proteine: 14,1% contro 9,2% del frumento tenero e 8,5% della farina di mais. È, inoltre, privo di glutine, quindi adatto alla dieta dei soggetti celiaci.
Ecotipo tedesco con genotipo stabilizzato, precoce (90-110 gg) resistente al freddo primaverile, alla siccità e all'allettamento con perdite contenute durante la raccolta, altezza circa 110 cm. Stelo ricco di foglie verde scuro, boccioli rosa con petali bianco/rosa. Sfrutta al meglio la fertilità residua del terreno ed è adatto a tutti i tipi di terreni, compreso quello compatto.
Si caratterizza per una copertura del terreno veloce dopo la semina, crescita stabile e con resa elevata di sostanza secca. Presenta un buon periodo di fioritura. Buona resistenza ai virus e ai batteri.
Produzione: da 12 a 23 q/ha.
Semina: va effettuata verso la fine della primavera e l’inizio dell’estate, tenendo presente che prima si semina e più si produce, evitando, però, le gelate. Nelle zone montane seminare da metà giugno a luglio; in quelle pedemontane delle regioni settentrionali da metà maggio, in Italia centrale e colline in zone calde dai primi di maggio. La profondità di semina varia dai 3 ai 5 cm; si può usare una seminatrice a righe distanziate 14-18 cm, regolata in modo tale da deporre il seme a 3-4 cm di profondità (4-5 cm nei terreni mal preparati o molto secchi). Il grano saraceno è una pianta erbacea con apparato radicale finemente ramificato ridotto e superficiale di conseguenza il terreno va ben lavorato.
Dose ettaro: circa 60 - 80 kg/ha. In terreni fertili e irrigui sufficienti kg 60/ha.
Il grano saraceno è anche un'ottima pianta da sovescio in quanto possiede sia un buon effetto allopatico nei confronti di alcune specie infestanti inibendone la germinazione che per la sua rapidità nel coprire il suolo da consentirgli di soffocare facilmente le infestanti. Se, però, le malerbe si trovano ad uno stadio più avanzato rispetto alla coltura, il suo potere competitivo si riduce notevolmente. In questo caso occorre intervenire con mezzi agronomici o con un’irrigazione di soccorso che velocizzi la crescita della pianta con conseguente rapida copertura del terreno.
Il grano saraceno è, infine, una pianta mellifera che fiorisce in estate, di conseguenza la sua coltivazione è ideale per l’attività apistica.