€ 1248.00
Confezioni: Big Bag 600 kg
La domesticazione dei cereali iniziò nel Vicino
Oriente secondo un processo di intensificazione di raccolta dei cereali
selvatici che servivano ad integrare una dieta basata principalmente sui
prodotti della caccia. Archeologia ed archeobotanica hanno accertato che la
raccolta dei cereali selvatici monococco (Triticum monococcum), dicocco
(Triticum dicoccum) e orzo (Hordeum spontaneum) era praticata in
Siria, Iraq, Turchia, Iran e Palestina già attorno al 10.000 a.C.
Il Triticum turgidum turanicum (Khorasan)
non è che una delle innumerevoli popolazioni di grani tetraploidi evoluta nel tempo abbandonato
dall’agricoltura intensiva moderna per le scarse rese (si
stima circa il 60% in meno di un cereale moderno), ma recentemente recuperato per i suoi
pregi nutrizionali.
Originario della regione
persiana del Khorasan (da cui il nome e dove è tutt’oggi coltivato) non ha
origini mitiche legate alla leggenda del recupero di semi “antichi” ritrovati nelle
tombe egizie, anche se in parte veniva coltivato anche nelle regioni
dell’Anatolia e in zone marginali dell’Asia e dell’Africa settentrionale, come
appunto l’Egitto.
Possiede un elevato contenuto
di amidi complessi, e di fibre, che per il loro maggior tempo per essere
demoliti, elaborati, e assimilati, riducono l’indice glicemico generale
rendendolo più adatto a quanti soffrono di diabete.
Presenta un glutine più
facilmente digeribile, perciò ideale per gli intolleranti al glutine, ma assolutamente
inadatto per i celiaci.
Elevato contenuto di lipidi
(soprattutto acidi grassi polinsaturi) e nessun apporto di colesterolo, come il
resto dei cereali, quindi indicato anche per chi ha problemi di ipertensione e
obesità.
Contiene anche molte vitamine
del gruppo B (Tiamina, Riboflavina, vit. B6), vitamina E ed un elevato
contenuto di sali minerali, soprattutto Selenio.
I prodotti a base di Khorasan
oggi sono molto diffusi. Sono molto utilizzate le farine ricavate dalla
cariosside che contiene amido, una sostanza bianca e farinosa. Dalle
cariossidi, oltre alla farina si ricavano anche amido puro e alimenti soffiati.
Il grano Khorasan è
particolarmente indicato per la produzione di pasta di ottima qualità.
Presenta un fusto eretto con
paglia sottile e di taglia alta (180 cm). Le cariossidi sono molto lunghe,
pallide e vitree.
Il clima ideale è quello
temperato, esige 2-3 °C per la germinazione, 10 °C per la levata, 15 °C per la
fioritura e 20 °C per la maturazione.
Come gli altri frumenti duri
dà i migliori risultati nei terreni piuttosto argillosi e di buona capacità
idrica, mentre rifugge da quelli tendenti allo sciolto. Predilige i climi
secchi non troppo umidi perché teme le malattie fungine.
Poche le esigenze idriche e
nutrizionali.
Semina: si consiglia semine
non troppe fitte. In Italia settentrionale dovrebbe iniziare a metà ottobre, in
Italia centrale a inizio novembre e in meridione a fine novembre. L’importante
è che all’arrivo del freddo la pianta non sia troppo sviluppata.
Densità di semina: da 300 al
massimo 500 piante/m2. Dose consigliata kg 150- 175/ha.
Raccolta: fine giugno-luglio.