Produzione: Italia
Varietà ottenuta da Nazareno Strampelli dal reincrocio eseguito nel 1913 tra la [Wilhelmina Tarwe (varietà olandese) x Rieti 21 (varietà locale del reatino) x Akagomughi (varietà giapponese)]. La varietà prende il nome dalla battaglia di Mentana, a pochi chilometri da Roma, dove Giuseppe Garibaldi, fuggito da Caprera, venne sconfitto dai francesi (1867), arrestato e rinviato in esilio.
Presenta un buon accestimento, portamento eretto delle piante a fine accestimento, taglia alta (non inferiore a 100 cm), mediamente suscettibile all’allettamento in particolare nei terreni più fertili.
E’ una varietà molto precoce, ad habitus vegetativo semi-invernale. A maturazione la spiga, allungata, ha un colore rossiccio, con ariste lunghe e divaricate.
Le cariossidi sono bianche, ovali, allungate, del peso medio di 35-40 mg, con un buon contenuto proteico. La resa alla macinazione è elevata, fornendo una farina chiara (ottima per le macinazioni integrali) e molto profumata. Il glutine è poco tenace, con una forza medio-bassa e una buona estensibilità (rientra nella classe dei frumenti panificabili), tali da renderla una farina ottima per gli impasti manuali.
Grazie alla sua precocità e rusticità Mentana è una varietà adatta ad ambienti marginali, terreni magri, areali asciutti, anche per semine tardive (fino a gennaio).
Le varietà della tradizione italiana non necessitano di apporto di azoto diretto in quanto favoriscono il fenomeno dell’allettamento, ma beneficia della fertilità residua presente nei terreni, pertanto è importante una corretta rotazione agronomica.
Peso di 1.000 semi: 38,23 g
La densità di semina consigliata per semine autunnali, in buone condizioni agronomiche, è di 300-350 semi germinabili per metro quadrato che indicativamente corrispondono a 120 - 140 kg/ha di seme.