Melone banana di Lentigione 10 g- Arcoiris sementi biologiche

Articolo: ML08021206R4

Marchio: Arcoiris

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Produzione: Italia

I semi di melone banana di Lentigione sono stati conservati dall'Istituto di Istruzione Superiore "A. Zanelli" di Reggio Emilia, sezione tecnica agraria, che ha effettuato per molti anni cicli di riproduzione applicando, nel contempo, una selezione conservativa per mantenerli in purezza e una volta stabilizzato la popolazione ha iscritto la Santa Vittoria al Registro Senza Valore Intrinseco, cosiddetto registro della biodiversità, con la collaborazione di Arcoiris.

È senza dubbio il più difficile da inquadrare tra i meloni tradizionali reggiani. Non esistono citazioni scritte e non somiglia a nessun altro tipo di melone noto, se non al banana. Differisce da questo però per forma e colore, consistenza della polpa, maturazione e conservabilità. Il gusto ha qualche cosa in comune, ma il sentore di banana è qui molto meno evidente. L’agricoltore presso il quale è stato rinvenuto il seme nel 2003, e attualmente conservato presso all’Istituto di “A. Zanelli”, l'aveva ricevuto a cavallo della seconda guerra mondiale da una donna che faceva servizio presso la sua abitazione.

Per distinguerlo dalla tipologia di melone banana, come gli anziani coltivatori di meloni concordemente lo identificano, è stato denominato col nome della località d’origine, ovvero Lentigione di Brescello. Questo melone è conosciuto in un’area ristretta della provincia, a ridosso col confine parmense. Una fonte orale testimonia che fosse noto e coltivato anche a Sorbolo parmense.

Storicamente i meloni sono stati coltivati da braccianti agricoli e contadini, come integrazione del reddito e venduti sui mercati locali. La coltivazione del melone nella provincia reggiana era concentrata soprattutto nelle stesse zone dell’anguria, cioè nelle ex-valli bonificate tra Novellara, Guastalla e Santa Vittoria.

Varietà rustica e vigorosa, portamento strisciante, fusto ramificato e buona resistenza alle avversità. Il frutto è tondo e liscio, senza costolature, la buccia è verde, con screziature scure e irregolari. A maturazione il colore vira al giallo-arancio, pur mantenendo le screziature verdi.

La polpa è biancastra, molto tenera e succosa. Se raccolto a giusta maturazione è molto dolce e deliquescente con profumo intenso. I frutti pesano 1-2 kg; lo spessore della polpa è di 3-4 cm e la buccia è sottile. A maturazione il picciolo tende a staccarsi dal frutto, il quale è soggetto a crepare in corrispondenza del picciolo. Tra tutti i meloni tradizionali è quello con intervallo di maturazione più ristretto di conseguenza va raccolto a perfetta maturazione perché se colto in anticipo è poco dolce, se colto in ritardo tende ad essere troppo molle. Se raccolto alla giusta maturazione è dolcissimo e va consumato rapidamente, di conseguenza è ideale per orti familiari o per mercati locali con una filiera estremamente corta.

Sesto d’impianto e produzioni in biologico: 1,5 sulla fila e 2,0 tra le file, pari a un investimento a ettaro di 3.340 piante. Ogni pianta produce mediamente 3/4 frutti.